Abbiamo scelto di andare sulla Luna.

We choose to go to the moon. We choose to go to the moon in this decade and do the other things, not because they are easy, but because they are hard, because that goal will serve to organize and measure the best of our energies and skills, because that challenge is one that we are willing to accept, one we are unwilling to postpone, and one which we intend to win, and the others, too. (JFK)

Ogni giorno capita di incontrare imprenditori che hanno voglia di ritirarsi, di abbandonare il sogno.

Continua a leggere “Abbiamo scelto di andare sulla Luna.”

IVA – PRESUNZIONI DI CESSIONE E DI ACQUISTO

Al fine di fornire alle imprese un supporto sulla corretta gestione ai fini IVA dell’entrata e dell’uscita dei beni merce e dei beni strumentali dalle sedi aziendali, si riportano in calce due brevi stralci della circolare 23 luglio 1998 del Ministero delle Finanze  in tema di presunzioni di cessione e acquisto.

In sostanza,  l’amministrazione finanziaria presume che:

  • qualunque bene regolarmente acquistato e non rinvenuto nel/nei magazzino/i aziendali sia stato ceduto omettendo di dichiararne il corrispettivo;
  • qualunque bene venga rinvenuto nel/nei magazzino/i aziendali per il quale manchi la documentazione scritta che dimostri il motivo per cui il bene si trova all’interno dei locali aziendali (per es. conto riparazione oppure conto vendita etcc..) sia stato acquistato “in nero”.

Ogni azienda è tenuta pertanto a porre la massima attenzione alle procedure adottate, al fine di vincere dette presunzioni e, quindi,  di eliminare ogni comportamento che possa prestare il fianco ad eventuali contestazioni.

I passaggi della circolare ministeriale

1. PRESUNZIONI DI CESSIONI

L’ art. 1, comma 1, del D.P.R. n. 441 del 1997 in esame, stabilisce che si presumono ceduti i beni acquistati, importati o prodotti che non si trovano nei luoghi in cui il contribuente svolge le proprie operazioni, ne` in quelli dei suoi rappresentanti. Tra questi luoghi rientrano le sedi secondarie, filiali, succursali, dipendenze, stabilimenti, negozi, depositi ed i mezzi di trasporto nella disponibilita` dell’impresa.

Il successivo comma 2 del medesimo articolo 1, stabilisce inoltre che la presunzione di cui al comma 1 non opera se viene dimostrato che i beni stessi:

– sono stati impiegati per la produzione;

– sono stati perduti o distrutti;

– sono stati consegnati a terzi in lavorazione, deposito, comodato o in dipendenza di contratti estimatori, di contratti d’opera, appalto, trasporto,

mandato, commissione o di altro titolo non traslativo della proprieta`. L’elencazione fatta dalla norma al riguardo e` puramente esemplificativa: quello che rileva infatti e` unicamente l’assenza di qualsivoglia titolo traslativo della proprieta`.

2. PRESUNZIONE DI ACQUISTO

L’ art. 3, comma 1, del D.P.R. n. 441 del 1997 stabilisce che i beni che si trovano in uno dei luoghi in cui il contribuente svolge le proprie operazioni si presumono acquistati ove lo stesso non dimostri di averli ricevuti in base ad un rapporto di rappresentanza o ad uno degli altri titoli di cui all’art. 1, nei modi ivi indicati. Nonostante il tenore letterale della disposizione contenuta nell’art. 3, comma 1, del D.P.R. n. 441 del 1997, la presunzione deve intendersi riferita non solo ai beni merci ma anche alla movimentazione dei beni strumentali.

Sul perchè e come fare una riunione.

Un collega mi ha invitato ad esprimere il mio parere sul perchè e come tenere una riunione.

Premetto che quello che dirò è, banalmente, quello che ho appreso vedendo, negli anni, riunioni incocludenti e leggendo in giro come porvi rimedio.
Putroppo non sono in grado di citare le fonti, tutto quello che leggere qui, qualcuno lo ha già scritto.  Per questo motivo non accampo diritti su quello che andrò a scrivere, siete liberi di farne quanto meglio credete. Siccome credo non si finisca mai di imparare qualsiasi contributo è il benvenuto.
Per chi ha poco tempo  
1. Ogni riunione deve avere un’ordine del giorno. In assenza diventa un’occasione di svago.
2. La riunione ha una durata definita.
3. I partecipanti se ne devono andare con un compito assegnato o (in caso di riunioni di formazione) con una competenza acquisita.
Per chi vuole approfondire
Perchè fare una riunione
Una riunione costa. Ogni partecipante ha un costo e il costo della riunione è almeno pari al costo di ciascuno dei partecipanti.
Se dovete fare una riunione fate quindi in modo che l’investimento valga la spesa.
A mio parere esistono due tipi di riunioni (sto parlando di lavoro, tralascio le riunioni conviviali):
a) informativa
b) operativa
Nella riunione informativa saranno fornite ai partecipanti le informazioni di aggiornamento (novità normative, novità operative, novità commerciali, stato di avanzamento su progetti, successi ottenuti, etc.) In questo tipo di riunione normalmente avremo un relatore e chi ascolta, più o meno passivamente.
Nella riunione operativa il quadro si presenta più variegato, dal brain storming all’assegnazione di compiti per la riuscita di progetti.
La preparazione
Sembrerà scontato, ma la prima cosa da fare è preparare la riunione.
Preparare la riunione significa fare in modo che :
a) sia ben chiaro l’argomento (o gli argomenti) della riunione, le “varie ed eventuali” vanno lasciate da parte, sono perdite di tempo: definire con precisione di cosa si dovrà discutere e perchè (pur cercando di essere sintetici), ogni argomento (può essere un progetto, una pratica, una informazione) deve avere una persona direttamente responsabile il cui nome sia chiaramente indicato;
b) Fornite tutte le informazioni:  tutti i partecipanti devono essere effettivamente preparati su quanto si andrà a discutere, fate in modo che (se siete chi organizza la riunione (o la convoca)) ognuno dei partecipanti riceva il materiale e le informazioni necessarie. Con sufficiente anticipo per potersele, se non studiare, almeno leggere. Se siete tra gli invitati richiedetele.
c) non invitate persone non necessarie: se le informazioni o le decisioni della riunione dovranno circolare designerete chi dovrà comunicarle.
d) Puntualità: siate chiari e tassativi sull’ora di inizio e sulla durata della riunione.
Cercate di convocare gli invitati tramite email o altro che lasci traccia e cercate di assicurarVi che gli invitati confermino la partecipazione.
La riunione 
Spegnete i cellulari… e, se possibile,  niente accesso ad INTERNET, fate in modo che i partecipanti siano “qui, ora” in modo di avere la massima
Puntualità, puntualità, puntualità.
Le riunioni costano (mi ripeto, lo so) la prima cosa per renderle produttive è non perdere tempo.
Fate in modo che
  • la riunione inizi all’orario concordato, e fatelo diventare un’abitudine, i ritardatari diventeranno puntuali.
  • la riunione finisca all’orario previsto, siate tassativi, aiuta ad essere concentrati.
Se possibile assegnate una durata ai singoli argomenti da trattare, anche in una riunione di brain storming il cronometro rende più creativi.
Verbalizzate/Prendete appunti
Nominate una persona che verbalizzi la riunione ed abbia cura di redigere un verbale della riunione.
Il verbale dovrebbe avere questi elementi essenziali
  • Data e ora della riunione
  • Partecipanti
  • Oggetto/Obiettivo della riunione
  • Informazioni
  • Punti da chiarire
  • Decisioni
  • Azioni
  • Commenti
In particolare per le azioni è importante che i compiti vengano assegnati con chiarezza (chi, cosa, quando) di modo che alla riunione successiva si possa verificare lo stato di avanzamento dei lavori.
Diffondere
Fate in modo che il verbale della riunione venga diffuso ai partecipanti e che, ad esempio in caso gli assegnatari dei compiti non fossero presenti alla riunione, tutti gli interessati ricevano una email con il contenuto di loro interesse.
Qualche trucco?
  • Per quanto mi riguarda ho una ricetta in IFTT (ve ne parlo un’altra volta, comunque la ricetta la trovate qui : https://ifttt.com/recipes/61314) che crea una nota con i campi vuoti in Evernote un quarto d’ora prima della riunione.
  • Sempre in Evernote collego i documenti e le note che potrebbero essermi utili  durante la riunione, alcuni documenti sono custoditi anche in dropbox.
  • Non tutte le decisioni possono aspettare una riunione, per cui se la decisione va presa velocemente va presa senza attendere la riunione.
  • “Portare soluzioni, non problemi” dovrebbe essere il motto dei partecipanti alle riunioni, che, al contrario spesso sono occasione di esporre alibi.
  • Rivedere i risultati delle azioni fissate nella riunione precedente, si, i compiti a casa vanno fatti.
Collegamenti
Dropbox: www.dropbox.com