Canone RAI, esenzione dal pagamento

Non tutti devono pagare il Canone Rai, ma forse non tutti sanno come fare per non pagare.

Per chi non lo sapesse per essere esentati dal pagamento del canone deve ricorrere uno di questi casi:

  • non si possegga un apparecchio televisivo;
  • il canone sia dovuto in relazione all’utenza elettrica intestata ad un altro componente della stessa famiglia anagrafica;
  • l’intestatario dell’utenza elettrica sia deceduto (da parte dell’erede)

L’Agenzia delle Entrate con il Provvedimento del 24 marzo 2016 ha definito le modalità e i termini di presentazione della dichiarazione sostitutiva e ha approvato il relativomodello.

Per il 2016 la dichiarazione sostitutiva avrà effetto per l’intero canone dovuto se viene presentata:tramite 

  • raccomandata entro il 30 aprile 2016;
  • in via telematica entro il 10 maggio 2016.

Per cui se volete essere esentati, fate in fretta e soprattutto fate attenzione che si tratta di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che se non veritiera comporta sanzioni anche penali.


Aggiornamento del 08.04.2016

L’Agenzia delle Entrate (in data 04.04.2016) ha aggiornato il modello di dichiarazione sostitutiva e le relative istruzioni.

Al quadro B del modello, nella sezione Dichiara è stata aggiunta la nota 4:

  • “L’erede può compilare questa sezione per dichiarare che il canone è dovuto in relazione all’utenza elettrica intestata a se stesso o ad altro soggetto, anche se l’intestatario dell’utenza elettrica non fa parte della stessa famiglia anagrafica del deceduto”

Nelle istruzioni è stato aggiunto:

  • nel caso di dichiarazione presentata dall’erede, il titolare dell’utenza elettrica su cui il canone è addebitato può non far parte della stessa famiglia anagrafica del deceduto (ad esempio quando non ci sono familiari coabitanti del deceduto e l’erede non coabitante è titolare di altra utenza elettrica residenziale su cui è dovuto il canone);
  • l’erede può compilare questa sezione per dichiarare che il canone è dovuto in relazione all’utenza elettrica intestata a se stesso o ad altro soggetto, anche se l’intestatario dell’utenza elettrica non fa parte della stessa famiglia anagrafica del deceduto.

RATEAZIONE CARTELLE EQUITALIA – riammissione alla rateazione 

EQUITALIA, con  il Comunicato del 22 ottobre 2015ha reso note le nuove modalità di rateizzazione previste dal D.Lgs. n. 159/2015.

Con il decreto in esame è offerta l’opportunità di essere riammessi alle rate ai i contribuenti decaduti dal beneficio tra il 22 ottobre 2013 e il 21 ottobre 2015, per i quali  è necessario presentare la domanda entro il 21 novembre. Ci sono però limiti alle regole generali sulla rateizzazione: il nuovo piano concesso non è prorogabile e si decade in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive.

Per quanto riguarda i nuovi piani di rateizzazione concessi a partire dal 22 ottobre 2015: si decade dopo il mancato pagamento di 5 rate ma esiste la possibilità di essere riammessi in qualsiasi momento saldando le rate scadute.

I contribuenti che avessero ottenuto una sospensione giudiziale o amministrativa della cartella possono interrompere i pagamenti delle rate.

In ogni caso si raccomanda di contattare lo Studio, che rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Registrazione contratto di locazione – codice identificativo per F24

Dalla giornata di ieri è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate una funzione denominata “Ricerca codice identificativo del contratto di locazione”, che consente con pochi step di costruire il codice identificativo di un contratto di locazione o affitto da inidicare sul modello F24 , campo “Elementi identificativi”, ai fini del versamento dell’imposta di registro per i contratti di locazione per i pagamenti relativi agli adempimenti successivi alla prima registrazione.

Inserendo negli appositi spazi i dati relativi alla registrazione (data di registrazione, Provincia, Ufficio, codice fiscale di una delle parti, ecc.), il servizio restituisce il codice identificativo del contratto composto da 17 caratteri.

La funzione è raggiungibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate nell’ambito dei servizi fiscali senza registrazione, per accedere al servizio cliccare qui (clic).

La comunicazione dei finanziamenti effettuati dai soci (art. 2, co. 36-septiesdecies, del D.L. n. 138/2011)

Il prossimo 30 aprile 2015 scade il termine entro il quale devono essere effettuati gli invii delle comunicazioni dei dati, riferiti al periodo di imposta 2014, previste dal DL 138/2011, relativamente ai finanziamenti o capitalizzazioni effettuati dai soci a favore della società (provvedimento direttoriale 02.08.2013,n. 94904).

Non è il primo appuntamento, ma giova ricapitolare quanto appreso finora, prestando attenzione alle responsabilità degli intermediari.

Continua a leggere “La comunicazione dei finanziamenti effettuati dai soci (art. 2, co. 36-septiesdecies, del D.L. n. 138/2011)”

Comunicazione dei beni ai soci e dei finanziamenti da effettuare entro il 30.04.2015

Il prossimo 30 aprile 2015 scade il termine entro il quale devono essere effettuati gli invii delle comunicazioni dei dati, riferiti al periodo di imposta 2014, previste dal DL 138/2011, relativamente ai beni aziendali concessi in godimento ai soci o familiari dell’imprenditore individuale (provvedimento direttoriale 02.08.2013,n. 94902).

Non è il primo appuntamento, ma giova ricapitolare quanto appreso finora, prestando attenzione alle responsabilità degli intermediari


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IN QUANTO TEMPO SI PUO’ ISTITUIRE UN TRUST?

“La gatta frettolosa fece i gattini ciechi” proverbio.

Non è mai consigliabile assecondare la richiesta di istituire un trust in tempi brevissimi. In particolare quando si pensa alla costituzione di un trust di famiglia soprattutto se gli eventi “pericolosi” sono già alla porta, o semplicemente per inseguire un’urgenza non connessa ad una vera necessità.

In primo luogo perché è opportuno che il cliente (disponente) debba familiarizzare con l’istituto.

Inoltre la stesura di un atto di trust comporta due tipi di attività: Continua a leggere “IN QUANTO TEMPO SI PUO’ ISTITUIRE UN TRUST?”

F24 nel caos – da oggi le complicazioni per PRIVATI e TITOLARI DI PARTITA IVA

Rif. normativi :. “Decreto Irpef”, D.L. 24 aprile 2014 n. 66,
Rif. prassi: Circolare n.27/E del 19.09.2014

Da oggi in vigore le novità in tema di pagamento con modello F24, in particolare per i soggetti non titolari di partita IVA, ma con impatto anche per i soggetti Titolari di partita IVA già obbligati a servizi dei canali telematici, i versamenti con modello F24 potranno essere eseguiti:

  •  esclusivamente attraverso i canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (ENTRATEL, FISCONLINE), nel caso di modello F24 di importo pari a zero, per effetto di compensazioni;
  • esclusivamente attraverso i canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (ENTRATEL, FISCONLINE) o dalle banche (HOME BANKING), nel caso di compensazioni e il saldo finale del modello F24 risulti a debito; 
  • esclusivamente attraverso i canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (ENTRATEL, FISCONLINE) o dalle banche (HOME BANKING), nel caso in cui il saldo finale del modello F24 comporti un debito superiore a mille euro. 

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Dal primo ottobre più complicato pagare imposte e contributi.

Rif.norm. DECRETO RENZI, art. 11, D.L. 66/2014.

Dal primo di ottobre per i contribuenti cambieranno le modalità di utilizzo del modello F24 per il versamento delle imposte, da tale data, come già preavvisato nella nostra circolare del 10/05/2014, e, in maniera più approfondita, in quella del 06/09/2014, per i soggetti non titolari di partita IVA (il che coinvolge anche i soci di società di persone e di società capitali trasparenti), da tale data, infatti, potranno recarsi allo sportello solo per modelli F24 di importo inferiore ai 1.000 euro, in tutti gli altri casi dovranno utilizzare modalità telematiche (ENTRATEL, FISCONLINE, HOME BANKING). Non solo le modalità telematiche dovranno essere utilizzate anche nei casi di F24 “a zero” o “in compensazione”. Continua a leggere “Dal primo ottobre più complicato pagare imposte e contributi.”

Stretta sugli F24 cartacei

Tra le novità del “Decreto Renzi” (Decreto Legge 24 aprile 2014, n. 66),  si segnala la novità introdotta dall’art. 11, riduzione della possibilità per i soggetti non titolari di partita IVA di ricorrere agli F24 cartacei per pagare le imposte ed i contributi allo allo sportello bancario o postale. Per i soggetti titolari di Partita IVA permane l’obbligo di servirsi dei canali telematici.

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